
Si crea un gran polverone, come se non si sapesse che (TUTTI) i dati (ricavati secondo i criteri adottati) “veri” .. sono .. falsi … e i dati (numeri) dati (forniti) sono al pari (TUTTI) falsi !!? .. del resto, non era il Governo del cambiamento?
Razza si dimette, fa una dichiarazione, ma non dice niente di nuovo:
Razza: “Non ho modificato niente”(*)
.. mah? .. sarà ! .. ricorda la canzone “Non mi avete fatto niente” .. che poi .. forse era un plagio! (**)
l’assessore Razza fa il puro e magari lo è, non sapremo mai la verità perché anche gli esiti delle indagini potranno dare per falsi dati veri o dare per veri dati falsi, a seconda dei desideri del Potere senza volto ne nome..
.. ad ogni modo i dati dei tamponi sono per propria natura falsi, l’ultimo (credibile) che ne riferisce è Maurizio Blondet che riprende un intervento di Luigi De Socio (***)
Ritornando al … “Potere senza volto ne nome” .. quando serve esso … cambia nome (lo farà anche Razza?..):
ASTRAZENECA CAMBIA NOME E BUGIARDINO, SI CHIAMERÀ VAXZEVRIA: “PUÒ PROVOCARE TROMBOSI”
Razza, al massimo avrà .. spalmato i morti .. non saprei condannarlo (tutte le Regioni lo han fatto) .. quella parola (spalmare) mi ricorda l’infanzia .. lasciamo annà i morti .. nessuno muore, l’anima non muore.. (almeno, credo):
FALSI DATI COVID INVIATI A ROMA PER RESTARE IN ZONA GIALLA: “SPALMIAMO I MORTI”
Carosello Invernizzi 3
SE VOGLIAMO LEGGERE UNA NOTIZIA VERA E NON SEMPLICE “INTRATTENIMENTO-COVID” .. ECCOCI ACCONTENTATI:
Test PCR, come creare una pandemia dal nulla
Il Comitato tecnico scientifico sui TAMPONI: “In assenza di sintomi il test non è giustificato”
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Dati falsi sulla pandemia in Sicilia, si dimette l’assessore Razza: “Non ho modificato niente”
Palermo, 30 mar – Sicilia, si dimette l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, indagato perché avrebbe inviato dati falsi sulla pandemia all’Istituto superiore di sanità. “Alla luce della indagine della procura di Trapani che mi vede indagato, nel confermare il massimo rispetto per la magistratura, desidero ribadire che in Sicilia l’epidemia è sempre stata monitorata con cura“, dice Razza.
Razza: “Non avevamo bisogno di nascondere contagiati o di abbassare impatto epidemiologico”
“Come evidenzia ogni elemento oggettivo, a partire dalla occupazione ospedaliera e dalla tempestività di decisioni che, nella nostra regione, sono sempre state anticipatorie – fa presente l’ormai ex assessore -. Non avevamo bisogno di nascondere contagiati o di abbassare l’impatto epidemiologico. Perché proprio noi abbiamo spesso anticipato le decisioni di Roma e adottato provvedimenti più severi“. Così Razza ribadisce quanto già espresso dal governatore Nello Musumeci: “La Sicilia è stata la prima a chiedere le zone rosse”.
L’ex assessore nega di aver falsato i dati sulla pandemia
Razza nega di aver falsato i dati. “I fatti che vengono individuati – spiega – si riferiscono essenzialmente al trasferimento materiale dei dati sulla piattaforma“. Dati “che sono stati riportati in coerenza con l’andamento reale dell’epidemia. Tenuto conto della circostanza che sovente essi si riferivano a più giorni e non al solo giorno di comunicazione. Come sempre, il fenomeno della lettura postuma delle captazioni può contribuire a costruire una diversa ipotesi“. Ipotesi “che, correttamente, verrà approfondita dell’autorità giudiziaria competente individuata dal Gip”, fa presente. Insomma, le intercettazioni (qui un ampio stralcio), secondo l’ex assessore, sarebbero state fraintese.
“Ma deve essere chiaro che ogni soggetto con l’infezione è stato registrato nominativamente dal sistema e nessun dato di qualsivoglia natura è mai stato artatamente modificato per nascondere la verità“, chiarisce Razza. “Ciò nonostante, soprattutto nel tempo della pandemia, le istituzioni devono essere al riparo da ogni sospetto. Per sottrarre il governo da inevitabili polemiche ho chiesto al presidente della Regione di accettare le mie dimissioni”.
Le indagini: tre persone agli arresti domiciliari
Il gip di Trapani ha disposto gli arresti domiciliari per la dirigente generale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) Maria Letizia Di Liberti, il funzionario della Regione Salvatore Cusimano e il dipendente di una società che si occupa della gestione informatica dei dati dell’assessorato Emilio Madonia. L’inchiesta è scattata dopo che in un laboratorio di Alcamo sono emersi dati falsati su decine di tamponi. Le accuse sono di falso materiale e ideologico.
Ludovica Colli
- Dati falsi sulla pandemia in Sicilia, si dimette l’assessore Razza: “Non ho modificato niente”
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Ermal Meta e Fabrizio Moro – Non Mi Avete Fatto Niente – Italy – LIVE – Grand FinalPLAGIO SANREMO 2018 – ERMAL META FABRIZIO MORO ?
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La verità sui tamponi: credibili fino a 24 cicli
L’ECDC (European Center for Disease Control), cioè la massima autorità europea in maniera sanitaria, risponde in maniera ufficiale alla richiesta dell’ Avv. Mauro Sandri riguardo al numero di cicli affinchè sia attendibile il tampone.
La risposta è la seguente: l’ECDC rimanda a uno studio pubblicato, secondo il quale la PCR è ATTENDIBILE FINO A 24 CICLI !!!!!
Per darvi un’idea di quale vergognosa montatura è stata costruita sui risultati dei tamponi, considerate che ad esempio l’Asl dell’Emilia Romagna ha dichiarato che i tamponi vengono amplificati con un numero di cicli compreso tra TRENTACINQUE e QUARANTUNO !!!
In poche parole, i risultati dei tamponi PCR fatti in Italia sono al 90% INAFFIDABILI.
Finalmente, in fondo al tunnel di una falsa pandemia – costruita su numeri assolutamente farlocchi a causa di un modo indegno di amplificare i tamponi con l’aggravante di basare sul numero enormemente gonfiato di positivi decisioni politiche che hanno distrutto la nostra economia e stanno distruggendo anche la nostra dimensione sociale e relazionale – si vede una luce. La luce della VERITA’ SCIENTIFICA che da un anno, spesso invano, io e tanti altri andiamo predicando. Il Governo e il Ministero della Salute possono esimersi dalle gravi responsabilità soltanto per i primi due mesi della pandemia, quando il caos regnava sovrano. Ma già dalla primavera del 2020 centinaia di studiosi e medici hanno comunicato ufficialmente alle istituzioni che quel modo di amplificare i tamponi e sui risultati farlocchi basare restrizioni incostituzionali era ben oltre il limite della legalità e dell’operare per il bene della popolazione. Hanno fatto i sordi per non sentire. Ma la pagheranno, perchè se la legge non ammette ignoranza per noi comuni mortali, non deve ammettere ignoranza NEMMENO PER LORO.
Luigi De Socio
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