Vaccini testati .. inefficaci: 19/29% e NON 95% ! British Medical Journal, Peter Doshi, Armando Manocchia, Fusaro, Meluzzi


Comunica British Medical Journal (nientemeno!) che i  “successi” del vaccino pare non siano del 95% ma al massimo compresi fra il 19% e il 29%.(*) Direbbe Lottomatica che .. è uscito solo il 9.
Secondo Peter Doshi (Università of Maryland) l’autorizzazione è stata data oltre i limiti fissati solitamente al 50% di “riduzione del rischio relativo”  per l’autorizzazione, sarebbe del 19%! pirateria ?

.. infine, molti fra i “guariti” .. non erano malati (per una persona di senso comune vissuta fino al 2019) ma solo “sospetti-covid.19” o con “covid-sintomatico non confermato”. Furbi o ottimisti? Fate voi!Insomma, a Big Pharma sono Campioni .. con qualche scorrettezza, ma proprio per questo, inarrivabili come:

..  avevamo visto la foto .. si fanno pochi centri … :

… che sia un complotto internazionale come .. 

Forse almeno distanziamento&restrizioni serviranno ? .. macché, ad avviso di altri dottori:

.. se avessimo fortuna? e il vaccino “coprisse” .. tutto a posto per sempre? .. : 

Vaccino, quanto dura l’effetto. Le dosi e i rischi: cosa sapere

a questo punto i virologi che hanno maggiormente dato prova di cautela diverranno vieppiù prudenti! .. ? Macchè, al contrario, tentano l’assalto a Fort Apache:Covid-19, Bassetti: “Vaccinazioni in farmacia e dal medico di famiglia”MA, qualcuno, così potrà “SALVARSI” (in senso letterale) .. provate a pensare .. indovinato! .. qual qualcuno, SI, ma di sicuro non saremo NOI.
Insomma, non ci resta che ridere: ALESSANDRO MELUZZI e DIEGO FUSARO: Il peggio deve ancora arrivare…Gorilla positivi al COVID. Come la tigre, la papaya e la Coca-colaRIFIUTA DI INDOSSARE MASCHERINA: “E’ INCOSTITUZIONALE” – VIDEO

Il vaccino sta mandando centinaia di persone al pronto soccorso, dicono i dati del governo USA

Maradona Goal of the Century – Víctor Hugo Morales commentary – Argentina-England 2-1 1986Guinea Pigs United
Armando Manocchia fa il punto della situazione: “No paura day 6”, intervento di Armando Manocchiaqualche coraggioso spera di trovare ascolto dove spesso la densità di sordi è altissima
Denunciati Conte, Speranza e Lamorgese: “Costituzione e stato di diritto violati”STRAGE DI ITALIANI: CONTE E IL SUO GOVERNO DENUNCIATI PER “SEQUESTRO DI PERSONA A SCOPO DI TERRORISMO O EVERSIONE”altri sia pur su un piano meno generale, più basso e particolaristico mostrano di voler “aprire nuove vie”: “Io Apro 1501”Consigliera M5s mostra il lato B in pubblico: “Esperimento sociale”

.. m5s deciso a tener testa ad Iv e alla Boschi?

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SCIENZIATI SMONTANO IL VACCINO PFIZER E MODERNA: “EFFICACIA SOLO AL 25% NON IL 95%”Secondo il British Medical Journal, non Topolino o Repubblica, l’efficacia reale dei vaccini genici in circolazione, compreso quello che il nostro governo vi sta iniettando nelle vene millantando miracoli, non sarebbe intorno al 95% ma tra il 19% e il 29%. Una delle voci più influenti a livello mondiale per il New York Times, il professor Peter Doshi, associato presso l’Università of Maryland e che si occupa di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici, sgancia il missile terra aria. Entrato in possesso dei dati pubblicati da Pfizer e Moderna, Doshi ha notato delle discrepanze che cambiano notevolmente il quadro raccontato finora e anche le dinamiche messe in moto da tutta comunità scientifica mondiale.

“Cinque settimane fa”, scrive Doshi sul British Medical Journal Opinion (e noi lo avevamo raccontato qui, “ho sollevato domande sui risultati delle sperimentazioni sui vaccini Covid-19 di Pfizer e Moderna. Tutto ciò che era di dominio pubblico erano i protocolli di studio e alcuni comunicati stampa”. Oggi, due riviste pubblicano 400 pagine di dati presentati dalla e per la Food and Drug Administration prima dell’autorizzazione di emergenza data dall’agenzia ai vaccini mRNA di ogni azienda. Doshi sintetizza: “Mentre alcuni dei dettagli aggiuntivi sono rassicuranti, altri no”.

I dati sarebbero stati in qualche modo minati perché in parte l’analisi è stata fatta su “sospetti covid-19” e “quelli con covid-19 sintomatico che non erano confermati”. Il dato sui malati è molto incerto. Semplificando questo porta ad un efficacia del vaccino molto minore di quella raccontata finora, “una riduzione del rischio relativo del 19%”, “molto al di sotto della soglia di efficacia del 50% per l’autorizzazione fissata dalle autorità di regolamentazione”. Con questa efficacia l’autorizzazione in emergenza poteva non essere data. E Doshi aggiunge: “Anche dopo la rimozione dei casi verificatisi entro 7 giorni dalla vaccinazione (409 sul vaccino Pfizer vs 287 sul placebo), che dovrebbe includere la maggior parte dei sintomi dovuti alla reattogenicità del vaccino a breve termine, l’efficacia del vaccino rimane bassa: 29%”

Per i partecipanti alla sperimentazione, la confusione tra falsi positivi e falsi negativi nei tamponi utilizzati e dei test fatti, racconta Doshi, fa sì che l’unico dato attendibile per capire il decorso della malattia siano i tassi di ospedalizzazione, i casi di terapia intensiva e i decessi: “sembra giustificato, ed è l’unico modo per valutare la reale capacità dei vaccini di eliminare la pandemia”.

Di fondo i dati restano mancanti.

“C’è una chiara necessità di dati per rispondere a queste domande”, racconta il professore, “ma il rapporto di 92 pagine di Pfizer non menzionava i 3410 casi di ‘sospetto covid-19’. Né la loro pubblicazione sul New England Journal of Medicine . Nemmeno nessuno dei rapporti sul vaccino di Moderna. L’unica fonte che sembra averlo segnalato è la revisione della FDA (Food and Drug Administration, ndr) del vaccino della Pfizer”.

Negli studi poi risultano dati poco comprensibili e non si capisce bene l’incidenza di altri farmaci sul decorso della malattia dei pazienti così come oscuri restano i risultati sugli anticorpi, le informazioni sui sintomi dei pazienti nella prima settimana dopo la vaccinazione e come questi dati non siano stati vagliati da organismi davvero indipendenti.

“Abbiamo bisogno dei dati grezzi”, dice Doshi, per “affrontare le numerose domande aperte su questi studi” che “richiedono l’accesso ai dati grezzi dello studio. Ma nessuna azienda sembra aver condiviso i dati con terze parti a questo punto”.

“Pfizer afferma che sta rendendo i dati disponibili su richiesta e soggetti a revisione” e “Moderna afferma che i dati potrebbero essere disponibili su richiesta una volta completato lo studio”, scrive Doshi sul British Medical Journal. Ciò si traduce in un periodo compreso tra la metà e la fine del 2022, poiché il controllo è previsto per 2 anni. Stesso discorso vale per vaccino Oxford/AstraZeneca che pubblicherà i suoi dati a conclusione dello studio, per non parlare del vaccino russo Sputnik V per il quale non ci sarebbero piani per condividere i dati dei singoli partecipanti.

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