2 news, vere? Charlotte Charlie, Cinque pestaggi, perché lesbica; a Sunderland . Il Klimt ritrovato a Piacenza è autentico. Ritratto di signora 

  • Due notizie vere; o false?
    Si dice che il Klimt ritrovato a Piacenza a 21 anni dalla sparizione sia autentico. Ad esser precisi pare che sia lo stesso quadro sparito allora, se poi fosse anche autentico possono dirlo gli esperti .. e negarlo altri esperti. Il dipinto vale .. tanto ..  E’ stato rinvenuto a pochi metri dal punto dove venne smarrito, in circostanze misteriose, durante un “trasloco fra musei”. Anche il dipinto stesso è misterioso, la donna è stata ritratta due volte (una rimasta sepolta dalla seconda, è visibile ai RX).
    Ma come era sparito? Non si sa, solo congetture. Si parlò anche dell’uso per riti satanici .. ed ora è stato ritrovato (1)
    Recentemente il giallo era stato ripreso da Chi l’ha visto? :

    Storia

    Acquisito dal museo nel 1925, un’analisi a raggi X effettuata nel 1996 rivelò che il ritratto era una versione ridipinta di un lavoro perduto di Klimt, scomparso nel 1917. Il ritratto originale mostrava una donna, che si ritiene fosse un’amante del pittore e che, morta improvvisamente, Klimt decise di ritrarre in un dipinto.
    Si ritiene che il dipinto sia stato rubato il 22 febbraio 1997, poco prima di una mostra speciale in galleria, durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio.
    Nell’aprile 1997, la polizia scopri un falso del quadro a Ventimiglia, in un pacchetto indirizzato all’ex primo ministro italiano Bettino Craxi che era a Hammamet, in Tunisia. Il caso venne riaperto nel 2014.
    Nel dicembre 2019, 23 anni dopo il furto, una borsa contenente il dipinto è stata recuperata da un incavo in una parete esterna della galleria da dei giardinieri che stavano eseguendo dei lavori di pulizia.A metà gennaio 2020 il dipinto è stato autenticato.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Ritratto_di_signora_(Klimt)

    Dopo la dama con il pomodoro sulle gote sue ..

    troviamo un’altra damigella con il pomodoro, dell’età del .. furto del Klimt!?

    o forse sangue; dobbiamo percorrere tanti chilometri per leggere di un altro episodio misterioso, con qualche dubbio. Charlotte Charlie, a Sunderland, sarebbe stata picchiata per cinque volte (5) perché lesbica. Mai trovati i responsabili. Niente, neppure uno. Strano, in Gran Bretagna non succede, di solito (2). .. ma torniamo in Patria, anche a Torino, purtroppo:

    Renato Carosone – Guaglione

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    (1)Il Klimt ritrovato a Piacenza è autentico. Ma come era sparito?– di Gianluca Allievi
    Il “Ritratto di Signora” era svanito dalla circolazione nel febbraio 1997. Come era finito e quanto tempo era stato nell’intercapedine del muro della Galleria?
    Il quadro di Klimt ritrovato il mese scorso a Piacenza è autentico. Rimane invece senza soluzione il mistero della sparizione del dipinto, avvenuta nel febbraio 1997, e della sua permanenza per oltre 22 anni nell’alveo del muro perimetrale della galleria Ricci Oddi. Un enigma su cui neanche gli ulteriori accertamenti a cui verrà sottoposto il quadro sembrano poter far luce.
    L’autenticità del ‘Ritratto di Signora’ di Gustav Klimt, dipinto che risale al 1916-17, è stata certificata dal lavoro dei tre esperti nominati dal tribunale, nell’indagine coordinata dal sostituto procuratore Ornella Chicca, dopo il suo ritrovamento casuale, il 10 dicembre scorso, da parte di un operaio. I periti si sono messi al lavoro sul quadro custodito nel frattempo nella sede della Banca d’Italia di Piacenza (dove oggi si è svolta la conferenza stampa), la sede ritenuta piu’ adatta anche per motivi di sicurezza.
    Come è stato svolto l’esameL’opera è stata analizzata in profondità dal punto di vista tecnico-scientifico da Diego Cauzzi, della Pilotta di Parma, e da Anna Selleri, restauratrice della Pinacoteca di Bologna, a cui si è aggiunta Claudia Collina, storica e critica d’arte di Bologna. Cauzzi si è concentrato sull’indagine riflettografica a raggi ultravioletti e infrarossi, conducendo anche riprese fotografiche in fluorescenza e a luce radente, mettendo il tutto a confronto con gli esami condotti nel 1996. “La corrispondenza tra immagini – ha detto – ha consentito di appurare che si tratta del dipinto originale”.
    Selleri ha esaminato invece la tela, l’intelaiatura, i timbri apposti sul retro, sigilli ed etichette, tutti apparsi originali. Collina invece si è concentrata sull’analisi del dipinto, che come già si sapeva celava un altro ritratto di Klimt, che si credeva perduto, di una fanciulla adolescente; una circostanza scoperta grazie all’intuizione di una studentessa. “Il primo ritratto – spiega – fu dipinto da Klimt nel 1910, poi ricoprì il tutto con nuovi colori, tranne il volto della donna che rimane il medesimo, con qualche leggero ritocco. L’opera fu acquistata dal collezionista Ricci Oddi e conservata nella galleria omonima fino alla sparizione nel 1997”.
    La sparizione alimentò curiose dicerie
    La cronologia dei fatti dice che il 22 febbraio 1997 ci si accorse della sparizione dell’opera, anche se il trafugamento risale probabilmente ai giorni precedenti. La scomparsa fu favorita dal ‘trasloco’ in programma di quello e di altri quadri nel vicino Palazzo Gotico di Piacenza per una mostra su Klimt. È possibile che il ladro sia stato disturbato durante il furto e abbia lasciato il quadro in un nascondiglio di fortuna, l’intercapedine del muro della Galleria, pensando di recuperarlo in seguito.
    Negli anni si erano intrecciate le ipotesi più fantasiose e strampalate, non ultima quella sul suo utilizzo per ‘riti satanici’. Chiacchiere rinfocolate dal ritrovamento, tanto che la Pm è intervenuta seccamente: “Si sono sentite tante fake news da parte di chi neanche ha visto l’opera, siamo stati vittima di fake news continue”.
    La Procura al lavoroIl quadro, contenuto in un sacco nero “è in uno stato di conservazione discreto – afferma Cauzzi – ha subito traversie, ma ha bisogno solo di una manutenzione ordinaria, niente di particolarmente complicato”. L’autenticità del quadro è stata accolta con esultanza dalle autorità locali: “Una notizia di importanza storica per la comunità artistica e culturale e per la città di Piacenza” commentano il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, che rivolgono “un sentito ringraziamento alla procura e ai periti, agli inquirenti e alle forze dell’ordine che in questi anni non hanno mai abbandonato le indagini”.
    Rimane ora l’inchiesta sulla sparizione, anche se, precisa la pm Chicca, “il furto è prescritto, non la ricettazione. La procura intende capire se le condizioni del dipinto siano compatibili con la permanenza in un muro della galleria. Da quanto tempo il quadro si trovava lì è oggetto di accertamenti, ci saranno prove dattiloscopiche e biologiche – risponde – al momento non possiamo sapere se è rimasto lì per tutto questo tempo. Sono cose coperte dal segreto istruttorio. Dopo gli accertamenti, ritengo abbastanza a breve, verrà restituito alla galleria”. Qual è il valore del quadro? “Inestimabile” risponde Claudia Collina.
    Il Klimt ritrovato a Piacenza è autentico. Ma come era sparito?

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    (2)Ventenne aggredita cinque volte perché è lesbica: «Ecco le foto delle mie ferite»

    Aggredita cinque volte perché è lesbica. Charlie Grahan, dopo l’ennesimo pestaggio, ha deciso di pubblicare su Facebook le foto dellle ferite sul volto e sulle ginocchia. La ragazza di 20 anni spera così che i suoi aggressori siano scoperti e arrestati.

    Accade nel nord dell’Inghilterra, a Sunderland. Cinque pestaggi, denuncia lei, solo perché sono lesbica. L’ultimo risale all’11 gennaio. 
    La ventenne racconta di essere stata ferita da due persone. «Sono stata colpita alle spalle da un pugno, dietro la testa», racconta in un’intervista al Daily Star. Per il colpo è caduta a terra, ferendosi alle gambe. «Ho provato a rialzarmi, ma mi hanno spinto di nuovo e sono caduta a terra. Poi i due giovani sono scappati. Mi hanno lasciato a terra sanguinante e spaventata». Adesso ha paura a uscire di casa, soffre di attacchi di panico, è terrorizzata dal pensiero che gli aggressori possano scoprire dove abita. La polizia che indaga sulle aggressioni è convinta che non siano collegate tra di loro, ha spiegato la ragazza su Facebook. 

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