Donald Trump nella sua sfacciata pantomima incorre in una fake piuttosto-colossale ed esilarante. Trattandosi dell’odiato Donald, la Repubblica, per una volta incorre nella verità:
Trump premia il cane-eroe Conan. Ma la foto è un fake La rivelazione del New York Times: l’immagine dell’animale che ha partecipato al raid contro il capo dell’Isis sarebbe un fotomontaggio. In quella reale, che risale al 2017, il presidente Usa assegna la medaglia al valore a un eroe della guerra in Vietnam di LUCIO LUCA
La foto del cane-eroe Conan che ha partecipato al raid contro il leader dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi ha fatto il giro del mondo. Anche perché il presidente Donald Trump ha voluto immortalarsi con lui assegnandogli la medaglia d’onore, la più alta onorificenza per gli eroi di guerra. Peccato che quella foto, secondo il New York Times, è un falso.
L’immagine, comparsa sul DailyWire, un sito conservatore, sarebbe infatti una versione modificata di una vera fotografia di Trump che assegna la medaglia d’onore nel 2017 a James McCloughan, un medico dell’esercito in pensione onorato per aver salvato la vita di dieci persone durante la guerra del Vietnam. Nell’immagine twittata dal presidente degli Stati Uniti, però, la testa di McCloughan è stata sostituita con quella del cane, come dimostrerebbe l’immagine riprodotta dal quotidiano di New York. McCloughan, interpellato da un giornalista del Nyt, ha sorriso. Poi si è lasciato andare a una battuta laconica: “I cani militari sono molto coraggiosi…”.
Martedì scorso Donald Trump aveva twittato un’altra foto “dell’animale meraviglioso” ferito durante il raid nel compound siriano del capo dell’Isis. Il segretario alla Difesa, Mark Esper, aveva voluto informare il mondo che il cane “ha svolto un servizio eccezionale, come tutti i nostri soldati”. Il Pentagono, per bocca del generale Frank McKenzie che guida il comando centrale americano, si era premurato di spiegare che Conan aveva riportato ferite dopo essere stato esposto a cavi elettrici in tensione: “Ma è tornato in servizio attivo”, aveva subito sottolineato.
Conan, di razza pastore belga Malinois come il “collega” Cairo che nel 2011 prese parte al raid che portò alla morte di Osama bin Laden, ha lavorato con le forze speciali per quattro anni e ha preso parte a circa 50 missioni. McKenzie ha precisato che i cani da lavoro come questo sono “membri effettivi delle nostre forze”. Insomma, uno che la medaglia al valore la merita sicuramente. E anche una foto vera, probabilmente.