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https://www.egaliteetreconciliation.fr/Les-dessins-de-la-semaine-55825.html |
La coraggiosa Greta Thunberg mette a repentaglio la propria vita per noi vecchi, per il nostro (?!) futuro !(?). A scopo dimostrativo attraversa l’oceano, A VELA. “Emissioni” zero! .. ma per motivi organizzativi l’operazione prevede 5 biglietti aerei (minimo) .. ad emissioni solite.
Ricorda qualcosa? .. vagamente, l’eroe Ambrogio Fogar, che, fra le innumerevoli imprese delle quali poté vantarsi (al ritorno appariva solo lievemente spettinato) conquistò il polo grazie al suo coraggio (e agli sponsor): “un uomo una slitta e un cane” (il mitico Armaduk), si diceva .. poi dovette ammettere che viaggiò in aereo per circa 180km. (i più problematici). Lo fece per gli sponsor (confidò in un intervista, all’epoca),
anche Greta .. lei lo fa certamente per George!
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Greta Thunberg, l’ecologismo si sgretola: la “truffa” della barca green
La traversata “verde” di Greta e Pierre Casiraghi richiederà almeno due voli transoceanici e cinque biglietti aereo. Altro che emissioni zero
di Marco ZonettiL’ecologismo di Greta Thunberg si sgretola di fronte alla realtà dei fatti. I fatti, nudi e crudi, duri, brutali, quelli che le chiacchiere idilliache e fatate non riescono ad ammantare di fascinosi colori.
L’adolescente più gettonata del mondo “green” è al momento a bordo della barca vela Malizia II, di proprietà di Pierre Casiraghi, rampollo della dinastia monegasca dei Grimaldi e figlio di Carolina Di Monaco, in viaggio verso New York. Nella metropoli statunitense, Greta parteciperà al vertice sull’ecologia dell’Onu, arrivando in pompa magna con il natante di Casiraghi, definito “emissioni zero”. Ma l’impresa del Malizia II ha attirato maliziose confutazioni della favola da parte della testata tedesca Die Tageszeitung che ha rivelato la “truffa” propagandistica del tutto.
E oltre il danno, la beffa: i suddetti voli potrebbero perfino aumentare se anche Pierre Casiraghi e il regista dell’exploit di Greta decidessero di rientrare in Patria in aereo. Insomma, una “truffa” bella e buona, una “sòla” come direbbero nella Capitale, che getta una livida luce sul fenomeno Greta e sulla sapiente propaganda che ne circonda l’immagine.
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Ambrogio Fogar e la verità sulla morte di Mancini
(…) Poi, in compagnia del fido Armaduk, il suo cane di razza Siberian Husky, conquista a piedi il Polo Nord, anche se lui stesso ammise che dovette usare un aereo per circa 180 km quando si trovò alla deriva sulla banchisa. (…)Ambrogio Fogar e la verità sulla morte di Mancini
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