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jilet jaunes: la polizia francese ha ucciso un anziano |
Con ammirevole regolarità il mainstream nasconde o falsifica immagini fotografiche scottanti .. questa volta i nodi stanno venendo al pettine .. MA solamente per i lettori di Russia Today, Maurizio Blondet e quotidiano.net. C’è da rallegrasi appena un po’, per via del “solamente”.
- La foto di RT che ritraeva due persone con i caratteri somatici del musulmano che sghignazzavano dopo il rogo di NOTRE DAME era autentica (e significativa), affatto pasticciata come ci volevano farci credere.
- La foto di poche ore fa del poliziotto francese che strangolava un anziano cittadino francese reo di manifestare con i Jilet Jaunes era autentica e non attribuibile a fatti accaduti in Russia, come volevano farci credere.
- .. infine una foto di repertorio .. con notizia vera. Come si è capito dai due precedenti esempi, ormai a difendere la cultura europea e i valori cristiani e socialisti è rimasta la .. Russia. Nella “civilissima” Svezia -invasa da musulmani- ci si difende .. tassando chi chiede l’elemosina (i migranti). Ci vorrà anche la partita Iva? La reazione, inevitabile: nessuno paga. Piuttosto emblematico della nostra crisi, oltrechè umoristico.
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CREDEVA FOSSE A MOSCA – E INVECE E’ MACRON
Un poliziotto strangola un uomo steso a terra, inoffensivo, anziano. E’ avvenuto a Nantes, dove anche sabato 3 agosto ha avuto luogo la protesta dei Gilet Gialli, stroncata dalla polizia di Macron con una brutalità sempre più estrema. Nel silenzio totale dei media europei, eurocratici ed europeisti, i quali invece hanno dedicato servizi interi a “Mosca, 600 arresti fra i manifestanti”
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Quando la foto è stata diffusa, c’è chi ha voluto dubitare della sua autenticità. “Non sono sicuro che sia a Nantes, piuttosto Mosca”. Non si riconosceva la foto dell’agente…
infatti sul casco ha scritto “Police”, e non in caratteri cirillici ma latini. Fatta salva la buonafede, bisogna registrare la capacità allucinatoria che producono i media mainstreram sulle persone altrettanto mainstream: riescono a vedere gli OMON nei ferocissimi agenti di Macron.
Sì, è avvenuto a Nantes – i tg non ve l’hanno detto – durante l’ATTO TRENTOTTESIMO: sono 38 sabati che le manifestazioni contro Macron e il suo regime burocratico proseguono, nonostante le randellate, i gas, gli arresti, le mutilazioni e le morti: ovviamente La 7 non ve l’ha detto.
Sì le morti: i manifestanti del popolo a Nantes erano arrabbiati per l’uccisione di un loro giovane, Steve Maia Caniço, 24 anni. Scomparso nella notte del 21-22 giugno durante una carica egli agenti per far cessare un concertino non autorizzato durante la Festa della Musica (autorizzata ) in corso quella sera, la sua sparizione ha suscitato a Nantes un’ondata di emozione. La domanda: “Dov’è Steve?” è fiorita sopra tutti i muri della città. Da polizia e ministero dell’Interno, nessuna risposta.
Steve – un giovane precario “animatore periscolare” – è stato ritrovato cinque settimane dopo. Affogato. Il suo corpo è riemerso dalla Loira, a un chilometro da luogo dove la carica della polizia, e i gas, lo aveva spinto nel fiume. Non era stato il solo a finire nella Loira, ma altri sono tornati a riva. Lui no.
La polizia dice che non vede alcun rapporto fra la sua carica e la morte di Steve.
Quindi l’inquietudine della città si è trasformata in collera. La manifestazione di sabato 3 agosto, a Nantes, è stata dedicata a «pour Steve et contre les violences policières», ed ha assunto rapidamente il livello dello scontro. Ovviamente la “celere” di Macron (IGPN) non si è fatta superare in violenza. L’uomo che si vede a terra con un agente che lo strangola, aveva cercato di attrarre l’attenzione degli agenti su un altro manifestante che stava male a causa della saturazione di gas lacrimogeni.
Qualcuno infatti agonizzava o quasi.
https://twitter.com/i/status/1158470662551416840
I telegiornali non ve l’hanno detto. Vi hanno mostrato ampi reportage su Mosca e i suoi manifestanti per la democrazia, fotografatisismi. In Francia no, perché la democrazia, come tutti sanno, c’è, e la popolazione è contenta.
Per cui ve lo diciamo noi, coi nostri poveri mezzi: no, in Francia la gente non è contenta. Il popolo francese lotta ancora.
La rivolta contro il regime Macron, e la miseria imposta dalla UE, continua e da 38 settimane. Con morti e feriti.
https://www.maurizioblondet.it/credeva-fosse-a-mosca-e-invece-e-macron/
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The Guardian apologizes for saying Sputnik posted ‘fake’ Notre Dame PHOTO vilifying Muslims 
“In an episode of Fake or for real? published on 19 April, we suggested that a photo that went viral during the Notre Dame fire had been doctored,” the Guardian wrote in an Instagram story Monday. Instagram stories only have a shelf-life of 24 hours, but thankfully screenshots of the story exist.
“We have been contacted by the copyright owner of the photo, Sputnik France, and accept that it had not been doctored; we apologise for suggesting otherwise.”
The four-months late apology refers to the Guardian’s coverage of a photo from Sputnik France’s Facebook live coverage of the April 15 Notre Dame fire.
En savoir plus: https://sptnkne.ws/mkGX


The Guardian’s ‘Fake or for Real’ Instagram series suggested the photo was altered to depict ‘Muslims’ celebrating the fire at the world-famous cathedral.
This particular angle appeared in various locations online, there was just one problem: Sputnik did not make any reference or speculation as to the men’s background or religious beliefs.
Sputnik France even released the full metadata relating to the image, allowing any and all ‘fact-checkers’ to see for themselves.
At the time, the ‘fact-checking’ community went into overdrive, including bastion of virtue, Politifact, which was forced to issue a multi-tiered retraction over the course of several weeks.
Some initially stuck to their guns, claiming the image was doctored, citing various photography experts. However, eventually they all were forced into an embarrassing climbdown with the Guardian the last to admit its mistake.ttps://www.rt.com/news/465895-guardian-apologizes-sputnik-fake-photo/
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Permessi trimestrali a 23 euro. Gli accattoni si reinventano: “Da oggi vendiamo bacche”
Jimmy Jansson, consigliere comunale socialdemocratico, ha affermato che il programma, entrato in vigore il 1 agosto dopo quasi un anno di rinvii legali, punta a «burocratizzare» l’accattonaggio provando a «rendere più difficile» la richiesta di denaro alle persone. «Vedremo dove questo ci porterà», ha detto Jansson ai media locali, aggiungendo che il sistema di autorizzazione dovrebbe aiutare a mettere i senzatetto e altre persone vulnerabili in contatto con le autorità locali, in particolare i servizi sociali.
https://www.quotidiano.net/esteri/elemosina-svezia-1.4726938