Jul
12
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Punta Canna (Chioggia) |
Spiaggia di punta Canna a Chioggia: “Apologia di fascismo”
Dopo il reportage di Repubblica esplode il caso “Punta Canna”: “Apologia di fascismo”
Il quotidiano ha immortalato slogan e dichiarazioni del gestore dello stabilimento che inneggiano a Mussolini e al Ventennio. Domenica accertamenti della Digos in spiaggia
La spiaggia più famosa d’Italia in questo caldo inizio di luglio è quella di Punta Canna a Sottomarina, ma non per panorami mozzafiato o acque caraibiche. Tutto è partito grazie a un reportage di Repubblica che ha mostrato come il gestore dello stabilimento, che conta 650 posti tra lettini e gazebo, si sia costruito una sorta di regno personale in cui la democrazia viene bandita e “vige solo il regime”. Parole sue. Insomma, Gianni Scarpa, imprenditore 64enne miranese, non fa mistero delle sue simpatie fasciste, al punto da mettere nero su bianco slogan e inviti “all’ordine e alla disciplina” sui cartelli che dissemina sull’arenile. Domenica mattina gli uomini della Digos si sono portati sul posto per condurre accertamenti e per raccogliere materiale per una possibile segnalazione alla magistratura.
Repubblica ha immortalato anche un intervento al microfono dell’imprenditore balneare che lascia poco spazio a dubbi: “Ho una clientela esemplare. La gente maleducata mi fa schifo – afferma il gestore – la gente sporca mi fa schifo. A me la democrazia mi fa schifo. Io sono totalmente antidemocratico e sono per il regime. Non potendolo esercitare fuori da casa mia, lo esercito a casa mia. E sono molto soddisfatto che la gente si comporta benissimo. Voi sapete che io sono per lo sterminio totale dei tossici. Quelli che non capiscono il mio messaggio si autoeliminano da soli. Il 50% della popolazione mondiale è merda”. Già 5 anni fa la spiaggia divenne oggetto di dibattito tra i media per il suo divieto ai bambini (“è semplicemente perché non ci sono giochi”, spiegò a suo tempo Scarpa) e per il cartello all’ingresso “Zona ad alta frequentazione di gnocchi e gnocche”. Avviso che fa il paio con un poco diplomatico: “Non rompete i coglioni! Parcheggio solo per i residenti, altrimenti manganello sui denti”.(…)
Domenica mattina, dopo la pubblicazione dell’articolo, sono stati allertati questura di Venezia e Prefettura: sono in corso accertamenti che potrebbero portare a una denuncia di apologia del fascismo per l’imprenditore. Anche l’amministrazione comunale si sta muovendo per far luce sulla vicenda, mentre in contemporanea la politica locale e nazionale sta dibattendo su “Punta Canna”: “La concessione demaniale arriva dallo Stato – dichiara il comitato Anpi di Chioggia – così come chi dovrebbe far rispettare la legge Mancino e la Costituzione, ovvero la Prefettura di Venezia per mano delle autorità di pubblica sicurezza. A ‘Punta Canna’, in quanto concessione demaniale su suolo italiano, si devono rispettare le leggi dello Stato, congruenti con la Costituzione nata dalla Resistenza antifascista. Chiediamo l’immediata revoca della concessione balneare allo stabilimento e l’applicazioni delle sanzioni previste dalla legge al suo gestore”.
Di tutt’altro avviso i commenti che si possono leggere sulla pagina di Tripadvisor dello stabilimento (dove non manca chi ha postato recensioni negative, sorpreso dell’inusuale ambiente in cui si è ritrovato): “Ordine e niente rompipalle – scrive un cliente abituale – Può piacere o meno, ma per quanto poco qui c’è relax, rispetto, senza quella solita compagnia di 4/5 cafoni che si mettono a giocare a pallone credendosi Cristiano Ronaldo, con la differenza di colpire immancabilmente chi è lì per rilassarsi. Insomma, una spiaggia dove c’è disciplina, pace. Eccessivo? Certo, ma forse c’è anche tanta nostalgia e bisogno di quei luoghi che non sembrino le solite bolge zeppe di gente maleducata. Qui ognuno si fa gli affari propri”.
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE – “Il Comune di Chioggia ha dato oggi tutto il supporto necessario alla questura e alla Digos, intervenute in città per verificare le notizie sullo stabilimento balneare Playa Punta Canna. Da domani anche la polizia locale di Chioggia effettuerà le verifiche del caso e se si configureranno infrazioni o irregolarità l’amministrazione prenderà le dovute contromisure”. A dirlo è il vicesindaco, Marco Veronese: “Se ci saranno infrazioni alla normativa per quanto ci riguarda, profili penalmente rilevanti o irregolarità nella struttura – avverte – il Comune interverrà immediatamente. Per quanto ci riguarda – continua Veronese – abbiamo dato tutto il supporto necessario alla Questura e alla Digos nelle prime verifiche del caso. La notizia di reato è già all’attenzione dell’autorità giudiziaria e quindi l’iter farà il suo corso. La nostra polizia locale – conclude il vicesindaco – farà tutti gli approfondimenti del caso, poi partiranno sanzioni e procedure se per quanto di nostra competenza dovessero risultare problemi o irregolarità. Naturalmente se dovessero emergere davvero situazioni simili a quelle descritte dalla stampa, la condotta del titolare sarebbe da condannare di sicuro”.
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Anche in queste ultime ore, le solite notizie (alle quali siamo troppo abituati):
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SULLA LINEA ferroviaria LECCO-MILANO un “profugo” (Nigeria) palpeggia 4 donne e una minorenne … LINK: .. arrestato!
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Milano, zona di Corso Como: milanesi esasperati dai continui scippi (degli spacciatori di nuova generazione) fanno le prime prove tecniche di rivolta popolare e tentano un .. LINK: .. linciaggio!
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Una notizia-commento da Libero,
Laura Boldrini, furia distruttrice: i palazzi fascisti vanno rasi al suolo LINK:.. Libero
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Antonio Socci come al solito coglie nel segno e interpreta i fatti del momento in modo originale … ci presenta un caso in cui .. il bue da del cornuto all’asino, anzi la … LINK: .. Bua (boldrini)
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Perchè accade tutto questo? .. ce lo spiega Luciano Lago :
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Antifascismo come schermo per distogliere l’attenzione
In questi giorni si stanno svolgendo in varie città d’Italia manifestazioni più o meno spontanee contro la la legge sullo Jus Soli che rischia di essere approvata a breve scadenza in Parlamento.
Le persone che manifestano, comuni cittadini il più delle volte e non militanti dei vari partiti, hanno compreso il pericolo di una legge che metterebbe la parola requiem sulla identità italiana e concorrerebbe ad attirare altre nuove masse africane in cerca di stabilizzarsi e filiare sul suolo italico.
I nuovi nati e gli altri, una volta cittadini italiani, richiamerebbero i loro numerosi parenti e tutti sarebbero a carico delle casse pubbliche e dell’asssitenza italiana e dell’INPS, con buona pace delle scempiaggini dette dall’ex bocconiano presidente dell’INPS, Tito Boeri, nella sua incaute dichiarazioni.
Una di queste manifestazioni (contro lo Jus Soli ) fra le più significative per il luogo e le modalità, si è svolta a Modena , feudo del PD da sempre, ove cresce il malcontento fra gli stessi cittadini che una volta erano i fedeli seguitori del “partitone” ed oggi vedono crescere il degrado e l’insicurezza nella loro città. La manifestazione di Modena è stata promossa, ieri 10 Luglio, da varie associazioni e partiti di destra da F.lli d’Italia a Forza Italia, fino a Forza Nuova ed associazioni come “La Terra dei Padri” (quella data alle fiamme da elementi della sinistra). Una fiaccolata di protesta senza simboli di partito fatta da comuni cittadini.
La cosa sorprendente, in apparenza, è la contromanifestazione che è stata indetta da partiti e associazioni della sinistra, fra cui il PD, la CGIL, Rifondazione, Circoli Sociali vari e l’immancabile ANPI, svoltasi presso il sacrario dei caduti partigiani alla “Ghirlandina” di Modena. Una forma di ribadire con l’occasione la “vigilanza antifascista” ed il collegamento fra antifascismo, resistenza ed accoglienza immigratoria di massa. Un modo per affermare che chi si oppone all’africanizzazione dell’Italia ed al meticciato culturale debba essere iscritto dalla sinistra “ipso facto” alla categoria dei “fascisti”.
Alcuni commentatori si sono giustamente domandati quale sia il nesso tra antifascismo, resistenza e Jus Soli e molti opinionisti si sono “arrampicati sugli specchi” per invocare l’allarme per le infiltrazioni di gruppi fascisti o pseudo fascisti fra i manifestanti che, secondo loro, piloterebbero le manifestazioni.
Contemporaneamente in questi giorni, il noto esponente del PD, Emanuele Fiano, ha presentato un progetto di legge per sanzionare in modo pesante le manifestazioni nostalgiche o parafasciste, dal saluto romano alla vendita dei gadget di Mussolini e calendari con fascio in particolare nelle vicinanze di Predappio, paese natale di Mussolini, dove si svolge un frequente turismo nostalgico e dove lo stesso paese trae benefici economici di questo turismo in termini di ristorazione e piccolo commercio.
Inutile dire che anche questo fenomeno viene intravisto dal Fiano e soci come “un pericolo per la democrazia”. Per non parlare del progetto di mettere il bavaglio sul web e sanzionare quanti si richiamano al ventennio ed al “duce”, considerati “perniciosi” per la propaganda e dannosi per l’ordine democratico. Un progetto già previsto ed auspicato da elementi come la Laura Boldrini, presidente della Camera o da Pisapia, ex sindaco di Milano e lo stesso Sala, attuale sindaco.
In sostanza un giro di vite contro il “pericolo di risorgenza neofascista” a cui gli esponenti della sinistra dedicano molta più attenzione . Da notare che non altrettanta attenzione viene dedicata dagli stessi esponenti della sinistra ai fenomeni certamente più concreti e inquietanti della insorgenza di estremismo e terrorismo islamista di marca wahabita e salafita. Qesti esponenti escludono qualsiasi collegamento fra immigrazione ed infiltrazioni terroristiche così come smentiscono che l’aumento dell’immigrazione incontrollata porti ad un aumento della criminalità. In questo caso il nesso fra terrorismo, criminalità in aumento ed immigrazione viene platealmente negato dallo stesso Fiano e compagni ad onta della cruda realtà riscontrata da masse crescenti di cittadini.
Qualcuno potrebbe chiedersi come mai dopo circa 72 anni torni alla ribalta il “pericolo fascista” conquistando spazi di attenzione sui media e nelle proposte dei parlamentari della sinistra, gli stessi che trascurano i ben più gravi e concreti problemi che sta attraversando il paese.
La spiegazione esiste ed è da ricercarsi nel terrore della sinistra mondialista di essere scavalcata e smascherata presso l’opinione pubblica per le sue responsabilità voler ridurre l’Italia ad un grande campo profughi per migranti economici e per l’africanizzazione strisciante che diventa la prospettiva reale di questo paese.
In realtà la sinistra mondialista cerca di alzare lo schermo dell’antifascismo per occultare la sua subordinazione ai potentati finanziari ed alle centrali di potere sovranazionale che pilotano verso la destabilizzazione sociale del paese.
Non è un mistero che vi sono direttive precise che arrivano da organismi internazionali dalla Commissione Europea al FMI, all’ONU, all’Open Society di George Soros, come da altri organismi perchè l’Italia favorisca l’importazione di masse di nuovi schiavi in italia che siano la mano d’opera di riserva del grande capitale e delle varie mafie che speculano su tale fenomeno.
Per nascondere il ruolo servile di utili idioti del grande capitale, gli esponenti della sinistra hanno ideato il nuovo grande schermo, sempre efficace, dell’antifascismo vecchia maniera che, oltre a giustificare i finanziamenti pubblici all’ANPI, viene utilizzato dai “compagni di merende” dei Soros, dei Monti, dei Marchionne, della Clinton e dei grandi speculatori, per coprirsi le spalle e denunciare fantasiosi pericoli di risorgenza fascista e deviare l’attenzione dalla svendita del paese alle centrali del potere finanziario.
Un vecchio gioco ormai screditato in cui buona parte dell’opinione pubblica, in parte la stessa vecchia base elettorale del PD, ormai non crede più. Facile pensare che ci saranno presto “provocazioni”ben studiate per alimentare il fenomeno che tanto conviene al PD ed alle forze della sinistra da essere disponibili loro stessi a mascherarsi con camicia nera e fez per creare l’allarme sociale che gli tornerebbe molto utile allo stato attuale.
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